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Fatture reali e fatture in stima: cosa significa

Capita a volte che, leggendo una bolletta, ci si trovi a chiedersi: “ho davvero avuto questi consumi? Ma se in casa non ci sono mai!” Quando le incertezze sono queste, è sempre bene rivolgersi al servizio clienti per avere maggiori informazioni.

Proprio su questo tema oggi facciamo un po’ di chiarezza parlando in particolare delle differenze tra fatturazione reale e in stima.

FATTURAZIONE REALE

La fatturazione “reale” si basa sulla lettura dei consumi effettivamente realizzati, per mezzo dei contatori “teleletti”, consumi che possiamo inserire direttamente in bolletta.

I contatori, però, non comunicano la lettura dei consumi a noi, in quanto società di vendita, ma al distributore, che poi ce li comunica. Noi, infatti, non abbiamo accesso diretto ai contatori e alle loro letture. È il distributore il proprietario dei contatori teleletti, con i quali noi non possiamo interagire in alcun modo. D’altro canto, i contatori teleletti sono ormai la realtà nella maggior parte dei casi: i contatori di vecchia generazione sono ormai pochissimi.

In quei rari casi, sono i clienti a comunicarci le letture, come avviene, ad esempio, per il gas, un ambito nel quale i contatori teleletti sono ancora poco diffusi.

Non sempre, però, questa comunicazione da parte del distributore avviene. In tal caso, utilizziamo per la fatturazione una stima calcolata sulla base dei consumi storici, ovvero allineata ai consumi medi.

FATTURAZIONE IN STIMA

La fatturazione in stima è in genere molto vicina alla realtà; differenze importanti possono verificarsi solo quando in situazioni particolari: uno o più membri del nucleo familiare che lasciano l’abitazione, lunghe assenze, conversione dell’abitazione a seconda casa, o, molto più di frequente, in seguito al cambio di gestore, in occasione della prima fatturazione.

In questi casi, è bene avvisarci, in maniera da consentirci di modificare le stime: cambiamo nel nostro sistema il consumo storico, aggiornandolo rispetto a quello che ci comunica il distributore.

Di solito, però, i clienti non amano affatto la fatturazione in stima: per loro, dietro la stima si cela sempre un errore. In realtà, nella maggior parte dei casi, non si tratta di un errore. Il distributore ci invia la lettura effettiva regolarmente e solo a volte siamo costretti a ricorrere alla stima basata sui consumi storici del cliente, che è, nella maggioranza dei casi assolutamente aderente alla realtà.

I CONSUMATORI (TU)

Cionondimeno, come dicevamo, a volte può verificarsi un disallineamento, in seguito ad una lettura non effettiva del contatore e all’invio da parte del distributore stesso di una stima. Ciò può verificarsi in seguito a un problema al contatore o a una mancanza del distributore. In questi casi, sollecitiamo il distributore.

Ad agosto, ad esempio, mese nel quale capita che le abitazioni rimangano vuote per un certo periodo, può capitare che i clienti ricevano una fattura in stima. In questi casi specifici, con ogni probabilità si è trattato di un problema tecnico: i contatori non stavano leggendo le stime. Vista l’eccezionalità della situazione, non ci limitiamo a fare un sollecito, ma chiediamo anche ai clienti di segnalare il problema al distributore, per velocizzare la risoluzione del problema.

Quando si verificano casi del genere, magari dovuti ad anomalie tecniche o al fatto che il distributore sta operando sotto organico, le fatture possono essere poco congruenti, perché non si basano su una stima storica, ma su una stima fatta dal distributore stesso e che può rivelarsi poco aderente alla realtà.

Consigliamo, infatti, ai nostri clienti, di rivolgersi sempre al servizio clienti per ricevere supporto e maggiori informazioni.

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