Miglior Tariffa Luce: cosa scegliere tra offerte a Prezzo Fisso e offerte Indicizzate?
La fine del mercato tutelato dell’energia prevista per il prossimo primo luglio ha messo tantissimi consumatori davanti alla scelta di una nuova tariffa e di un nuovo gestore della luce, sia per le utenze domestiche che aziendali. Scegliere tra le tantissime offerte proposte quella più conveniente e più adatta alle proprie esigenze non è semplice, lo sappiamo. Proviamo allora a darvi noi una mano partendo da uno dei tanti dilemmi che i clienti ci pongono: ma è meglio una tariffa della luce con prezzo fisso o una con prezzo variabile?
Differenze tra prezzo fisso e variabile
Partiamo dalla base: quali sono le differenze tra una tariffa a prezzo fisso e una a prezzo variabile o indicizzato? Il primo prevede un prezzo della materia prima luce bloccato per un periodo di tempo definito dalle condizioni contrattuali sottoscritte dal cliente con il proprio fornitore. Più nel dettaglio quando il costo del kWh per l’energia non cambia per la durata dell’offerta possiamo parlare di prezzo fisso. Nelle offerte luce con prezzo variabile invece il costo della materia prima luce segue le oscillazioni del mercato del periodo in cui è valida l’offerta sottoscritta. Vengono chiamate offerte con prezzo indicizzato perché il costo della materia prima luce è determinato appunto da un indice che varia in base al mercato energetico all’ingrosso. In Italia questo indice per la luce si chiama Prezzo Unico Nazionale, meglio conosciuto come PUN.
